Reale e surreale
Autodidatta che, dopo aver iniziato con la pittura figurativa, scopre, come talvolta accade quasi per errore, la sua vocazione per l’astratto. In piena fase evolutiva, dove la scoperta di nuovi materiali fa intravedere, forse, quella meta a cui dedicarsi, il paesaggio onirico. I colori stanno diventando sempre più complementari, lo spazio dà la sensazione di un “respiro infinito”, alimentato dalla “fusione” tra il Cielo e la Terra. Tutto richiama un senso di circolarità rievocando così il ciclo della vita.
I suoi dipinti parlano alla voce interiore, spesso ignorata, con i suoi colori e le texture vivaci, ognuno vi porta in un viaggio che richiede la contemplazione e offre scoperta.