Nel rinnovato interesse per il mondo naturale, dalla dark ecology a un certo ambientalismo di massa, si riformula il concetto di natura in senso totale dove percependone la grandezza, se ne abbraccia anche una certa paura. Nella sua interpretazione più “religiosa”, la natura diventa una sorta di entità divina che punisce l’uomo per i crimini commessi contro di lei. Ma l’attribuzione di stati d’animo alla natura – talvolta magnanima, talvolta severa – determina anche e soprattutto un processo di umanizzazione e immedesimazione con essa, dove il giardino definisce prima di tutto un luogo destinato alla propria intimità emotiva.
Esiste un aspetto decisamente noir che viene attribuito agli elementi naturali in questa serie di disegni: foliage, giardini e ambientazioni sono alla vista luoghi velatamente inospitali e seduttivi, dove la natura domina lo spazio a scapito di qualsiasi elemento artificiale, che non compare mai. Il disegno come mistificazione della realtà. Nel processo di lavorazione, Spizzichino rielabora in Lockdown drawing ciò che osserva sul momento, riadatta, aggiusta con furbizia a proprio piacimento e a scapito della realtà per far quadrare tutto, ottenendo sul foglio una documentazione a metà strada tra la realtà e la sua selezione di comodo.