Fusione tra linguaggio e spirito

I miei lavori raffigurano tutta l’essenza e la sostanzialità Zen e Taoista, secondo la mia personale interpretazione. Elaborando i concetti più difficili e inesplicabili della cultura orientale, ho sviluppato un tipo di linguaggio visivo, simbolico e concettuale, capace di rendere palesi le nozioni a primo impatto più astratte e incomprensibili ai non iniziati, e dando forma così all’inesprimibile. La mia ricerca non si limita solo allo spirito Zen e ai principi orientali, ma anche alle lingue e alla calligrafia, prevalentemente cinese, giapponese e coreana. Infatti i miei lavori sono una fusione di linguaggio verbale, immagini, forme e messaggi filosofici, esplicati e resi comprensibili nei titoli delle singole opere. Il mio scopo è quello di avvicinare il mondo e la cultura occidentale a quella orientale, attraverso l’arte, ma anche quello di evidenziare la difficoltà di comprendere idiomi diversi. Anche se viviamo nell’era della globalizzazione e della tecnologia, la moltitudine di linguaggi e alfabeti diversi divide ancora interi popoli. Non tutti sono in grado di comunicare e interagire tra di loro. La comunicazione fra Oriente e Occidente non è sempre così semplice come si crede, a causa anche delle differenze culturali e religiose. Attraverso la fusione di forme concettuali e testo, mostro le problematiche comunicative e di comprensione di lingue ignote, disorientando il fruitore e nello stesso tempo stupendolo.

BIO

Enza Varvara è nata in Puglia ed è un artista, scrittrice, regista e scenografa. Ha vissuto per diverso tempo tra Milano e la sua terra e un anno a Bruxelles. Laureata nel 2013 in Scenografia e Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bari, è sempre stata un’artista poliedrica. I suoi istinti creativi oscillano indistintamente dalla scrittura alla pittura, con lo stesso filo conduttore. A diciotto anni ha allestito la sua prima mostra personale nella sua città natale, intitolata Forme nello spazio (1997), a Gravina in Puglia, e nello stesso anno ha partecipato ad una collettiva del 50° Anniversario della Fondazione, a San Ferdinando di Puglia. In parallelo, sempre in quegli anni, è arrivata finalista in diversi concorsi nazionali di poesia: nel 1995 al Concorso nazionale Under 20, con la pubblicazione di alcune poesie nell’Antologia Under 20 1995, l’età dell’idealità di Mauro Baroni editore; nel 1996 si è classificata al 3° posto al Concorso Nazionale Premio Equilibrium.

Nel 2009 si è occupata della scenografia per il cortometraggio Solamente del regista pugliese Salvatore Digennaro. Nel 2010 ha pubblicato il suo libro di poesie Senza confini, edito da Prospettiva editrice e successivamente ha ideato e messo in scena un reading musicale con i testi tratti dalla raccolta. Dal 2014 ha ideato e allestito le scenografie e le luci di diversi spettacoli teatrali andati in scena, sempre in Puglia, con la Compagnia Terra Smossa: Il volo dell’Oca – regia Mariapia Leone; La pellegrina – regia Mariapia Leone; La morsa di L. Pirandello – regia Gianni Ricciardelli; La signorina Julie di Strindberg – regia Ugo Rubini, con la compagnia C.U.T. E’ sempre stata attratta dalla cultura ed estetica orientali e ha cominciato, dopo la laurea, a studiare e ad approfondire le varie filosofie, in particolare quella Zen e Taoista, aggiungendo anche la lingua e la calligrafia, prevalentemente giapponese. Il suo obiettivo è realizzare un nuovo progetto artistico che comprenda sia il linguaggio che la complessità delle varie filosofie. Realizzata la mia prima serie, nel 2018 è cominciata la sua carriera artistica vera e propria.

ESPOSIZIONI

PERSONALI:

  • 2018 – A-Zen Cartello 6, Art Genera Gallery, Bruxelles, Belgio.
  • 2021 – Cartelli Zen, Palazzo Sottile Meninni, Gravina in Puglia, Italia

COLLETTIVE:

  • 2019 – Soggetto-Oggetto. Differenza tra il manufatto e l’opera d’arte, Art Genera Gallery, Bruxelles, Belgio.