Fare arte per l’arte
Una continua ricerca di senso che si traduce in una poetica densa di significato, permeata da una raffinata critica dello status quo. Le opere trovano respiro nell’utopia concettuale del voler afferrare i cardini dell’interiorità per riportarli entro i confini del visibile, attraverso un intreccio di segni e materiali in costante dialogo tra loro. La manifestazione del desiderio, liberato dai taboo contemporanei, unita al bisogno di estetizzare l’esperienza umana, costituiscono le fondamenta di un “fare arte per l’arte” che si rispecchia nei volti e negli sguardi impressi sulla superficie dell’opera. L’atavica necessità di cogliere e custodire l’essenziale.